martedì 24 novembre 2015

La pizza a domicilio più buona di Cagliari è quella di Mamopizza

Secondo il portale cucina.corriere.it  la miglior pizza della città a domicilio è quella di "Mamopizza". La pizzeria di Via Del Pozzetto si posiziona anche al 13° posto tra le pizzerie d'Italia

Varietà delle pizze, scelta delle materie prime e prezzi contenuti sono i punti di forza di questa pizzeria:
«Ci occupiamo di cucina, lo facciamo in casa e al lavoro, con la stessa dedizione» si legge sul portale della piccola pizzeria d’asporto artigianale che ogni giorno sforna oltre duecento pizze. Le migliori pizze a domicilio della città, concordano gli utenti di TripAdvisor In mezzo alla vastissima scelta di oltre 200 pizze consigliano la Gota, la Ladina, la Medea, la Krusty, la Sfiziosa (in via del Pozzetto, 9)

Invitiamo tutti i lettori a provare le pizze di Novembre (ogni mese ne propongono due nuove)








giovedì 19 novembre 2015

Il Chilometro zero contro le frodi dell'Olio d'Oliva

Dopo lo scandalo della scorsa settimana, che ha coinvolto 7 importanti aziende olearie italiane, leggi l'articolo, crescono le preoccupazioni tra i consumatori italiani.

Cosa compriamo? Come possiamo tutelarci? Di chi possiamo fidarci?

A rincarare la dose ci ha pensato il più importante quotidiano americano. Secondo il New York Times la maggior parte dell’olio d’oliva venduto come italiano non è in realtà di origine italiana, ma prodotto con olive che arrivano da Spagna, Marocco e Turchia”. Una filiera che termina il suo ciclo negli stabilimenti italiani, dove “l’olio viene mixato con olio più economico e mescolato con beta carotene, per nascondere il sapore, e clorofilla per colorare”. E per non deludere l’immagine dell’italietta all’estero, tutto ciò avviene con l’avvallo della politica, complice dei produttori poco onesti.

Quale è la nostra soluzione?

In seguito al nostro articolo ci hanno contattato molti consumatori chiedendoci consigli sul tipo di olio da comprare, sui fornitori e sulle aziende olearie sicure.
Ma ci sono pervenute anche molte lamentele da parte dei piccoli coltivatori diretti, infastiditi dai prezzi praticati dalle grosse aziende, spesso offrendo olio di scarsa qualità ma comunque etichettato come olio extravergine d'oliva di qualità. 
Ci hanno spiegato che addirittura non è obbligatorio che una bottiglia dalla dicitura "olio extravergine d'oliva" contenga il 100% di tale contenuto, ma è sufficiente il 70% per classificare come tale l'intera bottiglia.

Da qui abbiamo pensato a una soluzione molto semplice:

Abbiamo contattato alcuni piccoli produttori di olio del Parteolla e del Basso Campidano, disposti a vendere il proprio olio ai contatti che gli forniremo noi.

Chi è interessato ad acquistare:

  • Olio extravergine d'oliva sicuro
  • Assolutamente sardo 
  • Macinato con spremitura a freddo
  • Annata 2015
  • Biologico (senza nessun tipo di trattamento)
può contattarci e noi vi forniremo il contatto diretto dei produttori.

Il prezzo per un litro d'olio è di 8,00 euro. Come ci hanno spiegato alcuni produttori è impossibile proporre olio di questa qualità a prezzi inferiori.

Stop alle fregature!

sabato 14 novembre 2015

Pianista porta il pianoforte al Bataclan e suona Imagine di John Lennon

Parigi, porta il pianoforte vicino al Bataclan e suona "Imagine" di John Lennon. A poche ore dal terribile attentato della capitale francese, il gesto del musicista parigino che commuove tutti e lancia un segnale di speranza.

"Immagina non ci siano paesi, non è difficile. Niente per cui uccidere e morire e nessuna religione. Immagina che tutti vivano la loro vita in pace": le parole della celebre Imagine di John Lennon, inno emblematico del pacifismo, non possono che risuonare nelle orecchie e nei cuori di tutti come simbolo della speranza per un futuro migliore, anche quando tutto sembra perduto e cristallizzato per sempre. Ed è proprio la voglia di guardare oltre e di andare avanti che ha cercato di trasmettere questo pianista parigino che, a poche ore dal terribile attentato di Parigi, ha deciso di intonare la melodia della nota canzone a pochi passi dal Bataclan, teatro che ieri sera è stato scenario del più sanguinoso tra gli attacchi terroristici della capitale francese.

Ha trainato il suo pianoforte a coda, nero e con un grande simbolo della pace dipinto di bianco, grazie all'ausilio di una bicicletta fino a Rue Richard Lenoir, a pochi metri dal teatro, si è seduto e ha lasciato scivolare le sue dita sui tasti dello strumento, facendo vibrare con le dolci note non solo l'aria, ma anche le code dei cuori di tutti i presenti. Una grande folla commossa e silenziosa si è radunata intorno al giovane musicista, come dimostra il video postato su Twitter dal freelance Valerio Sordili, anch'esso presente sul luogo. A Parigi c'è già chi vede oltre, o almeno lo immagina.



venerdì 13 novembre 2015

I menù di stasera: Venerdì 13 Novembre

Ecco a voi una selezione dei Menù dei ristoranti di Cagliari:


Ristorante Da Fabio, Via Sardegna 
  • Primo a scelta tra: spaghetti arselle, spaghetti bottariga, pennette al salmone
  • Secondo a scelta tra: spigola o orata (alla vernaccia o arrosto), calamari fritti, seppie alla griglia
  • Contorno: patate fritte o insalata verde
  • Frutta o caffè
  • Bibita a scelta tra: bibita 33 cl., 1/4 di vino, 1/2 acqua minerale  
  18,00 euro
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 Ristorante Bella Calaris, Via dei Mille
  • Primo a scelta tra: risotto alla pescatora, spaghetti alle vongole, spaghetti allo scoglio, ravioli, gnocchetti alla campidanese, penne all'arrabbiata
  • Secondo a scelta tra: fritto misto, pesce arrosto, seppie alla griglia, salsiccia arrosto, braciola di maiale, scaloppine ai funghi, fettine alla milanese, calamari
  • Contorno a scelta tra: insalata mista, patate al forno, patate fritte, verdure grigliate
  • Bevanda a scelta tra: 1/4 di vino, 1/2 acqua, 1/2 birra
18,00 euro 
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Ristorante Olympic, Via Sardegna 
  • Primo a scelta tra: spaghetti vongole e bottarga, trofie al granchione, riso alla pescatora
  • Secondo a scelta tra: fritto di calamari, seppie arrosto, pesce arrosto
  • Contorno: insalata mista o patate fritte
  • Sorbetto o caffè
  • Bevanda: 1/2 vino o 1/2 acqua
20,00 euro
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Trattoria Ci pensa Cannas, Via Sardegna
  • Primo a scelta tra: spaghetti alle vongole, spaghetti alla tarantina, gnocchetti alla campidanese, ravioli al pomodoro, penne all'arrabbiata
  • Secondo a scelta tra: calamari fritti, fritto misto di pesce, zuppa di cozze, porchettone arrosto
  • Contorno: insalata mista, patatine fritte, biettole all'agro
  • Bevanda: 1/2 acqua o 1/2 vino
18,00 euro 
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Ristorante Sardegna 85, Via Sardegna
  • Primo a scelta tra: spaghetti vongole e bottarga, spaghetti al granchione
  • Secondo a scelta tra: fritto misto di pesce, pesce arrosto, zuppa di cozze
  • Contorno: insalata mista, patatine fritte
  • acqua o  1/4 vino
20,00 euro
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                    Ristorante S'abbuffara, Via Barcellona

Menù Carloforte:
  • carpaccio di tonno
  • cous cous
  • trancio di tonno
  • 1/4 vino della casa
23,00 euro
Menù Frittura:
  • bocconcini di cernia fritti
  • frittura di calamari e gamberetti
  • 1/4 vino della casa
20,00 euro
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 Ristorante Cogas, Via Sicilia

  • Gulash con patate fritte
  • Tortino al cioccolato
  • 1/4 di vino della casa o birra 0,40 
  • acqua 0,50
16,00 euro




  • Tris di panadine o tris di bruschette
  • Bistecca di manzo o cavallo con contorno
  • 1/4 di vino della casa o birra 0,40
  • Acqua 0,50
20,00 euro 

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A pranzo da zio Marrabbio: in Italia nasce il ristorante di Kiss me Licia

MILANO – Cari nostalgici dei vecchi cartoni animati, preparate pancia e valigia: zio Marrabbio è arrivato in Italia! Ogni fan di Kiss me Licia avrà almeno una volta nella vita sognato di mangiare le famose polpette preparate sui tipici tavoli arroventati dell’anime, così c’è chi ha ben pensato di realizzare questa idea. A Milano, infatti, da qualche tempo via Savona odora di okonomiyaki, le frittelle ipercondite che piacevano tanto ad Andrea e al suo goloso amico Giuliano.


Design essenziale, arredamento shabby e fumanti piastreteppan si mescolano al profumato vortice esotico di riso e carne che delizia i clienti seduti ai 20 coperti disponibili. Ma state tranquilli: il ristorante Maido abbandona la rigida raffinatezza giapponese per approdare alle sponde dello street food, cosicché chiunque può assaporare il suo cibo preferito in completa velocità e ovunque preferisca. Attenzione, però, a come vi vestite e agghindate i capelli o a quale musica ascoltate perché lo sguardo severo di zio Marrabbio vi scruta severo dall’alto del suo ritratto affisso al muro.





L’idea di aprire i battenti del nuovo locale è di Costanza Zanolini, Micol Norsa e Tomolo Corti, che hanno deciso di dare al progetto un nome amichevole: Maido, cioè “ciao” nel dialetto di Osaka, perchè per la cucina «certo il loro cuore palpita d’amore».


Fonte: www.fontedicitta.it

giovedì 12 novembre 2015

Le 10 migliori patatine fritte in sacchetto...

Le patatine fritte più buone?

Il portale dissapore.com ha pubblicato la classifica delle 10 patatine fritte in commercio più buone.
Nella descrizione di ogni singolo brand sono indicate le caratteristiche che hanno influito tale classificazione. Per stilarla è stato considerato anche il tipo di produzione e l'olio utilizzato per la frittura.



Non rientrano in questa classifica le patatine "sarde" Crocchias. Se per decenni le aziende non avevano l'obbligo di indicare con precisione l'olio utilizzato, e si nascondevano dietro un generico "olio vegetale", di recente con la nuova normativa le aziende sono state costrette a indicare l'olio specifico utilizzato.
Le patatine sarde della Crocchias vengono fritte con l'olio di palma. Mentre le altre aziende inserite nella classifica hanno dato l'addio a questo tipo di olio che contiene un'alta quantità di acidi grassi saturi, sostituendolo con oli più salutari come quello di girasole e d'oliva, l'azienda sarda continua ad utilizzarlo e questa scelta di certo può non essere condivisa.




Ecco la classifica:

10. Pai - qualità oro – 1,39€ – 200 gr.

Pressoché perfette dal punto di vista tecnico: poco unte, croccanti a puntino, encomiabile doratura, uso del sale e non abuso. All’assaggio perdono molto, in due parole: sono scipite.

Ingredienti: patate, olio vegetale, sale iodato (533 kcal/100gr. – grassi 33 gr)
Pai – confezionato in atmosfera protetta, stabilimento di Novara.





9. Potato Chipz – hand cooked (patatine fritte artigianali, cotta a mano, classiche)  – 2,09€ – 150 gr.

Pacchetto superfigo per dare l’idea della roba semplice di campagna. Ma patatine troppo unte, e peraltro, tra quelle cotte a mano in padella le meno saporite.

Ingredienti: patate, olio di girasole non idrogenato, sale (566 kcal/100gr. – grassi 39,1 gr)
Distribuito da Food Products Int. – Gorizia (Prodotto in EU).



8. Amica chips – solo olio di girasole – 1,89€ – 400 gr.

Avete pensato in ordine a 1. Rocco Siffredi, 2. Virginia Raffaele mentre imita Nicole Minetti. In realtà abbiamo tra i denti una patatina per niente trasgressiva, nazionalpopolare, ben salata e saporita. Peccato l’olio di girasole che c’è e si sente, appiccicando il palato.

Ingredienti: patate, olio di semi di girasole (33%), sale. (546 kcal/100gr. – grassi 33 gr)
Amica Chips – via dell’Industria 57, Castiglione delle Stiviere (MN).



7. San Carlo – classica (1,46€ – 180 gr.)

Patatina piaciona, cioè compiaciuta di piacere. Perché abbastanza neutra ma anche in difetto di personalità. Ottima struttura, croccante perché sostenuta durante la frittura da una selezione di oli vegetali. Bella senz’anima, ecco.

Ingredienti: patate, oli vegetali, sale iodato. (502 kcal/100gr. – grassi 27 gr.)
San Carlo gruppo alimentare spa – stabilimento di Novara







6. Crick Crock  croccanti (100% naturali, olio di girasole, grassi saturi 3,5%, senza coloranti e conservanti)  – 1,55€ – 180 gr.

A tratti sembra che qualcuno abbia dimenticato il barattolo del sale nel sacchetto. Il sapore c’è, è anche gustoso, ma a parte l’eccesso di sale, la patatina cede troppo facilmente sotto i denti, sfaldandosi.

Ingredienti: patate, olio di semi di girasole, sale. (508 kcal/100gr. – grassi 31,3 gr)
Ica foods – Pomezia (Roma)


5. Le contadine (sapore fatte a mano, 100% olio extravergine d’oliva) – 1,89€ – 130 gr.

Presente McDonald’s quando si fa prendere dalla fregola salutista e mette la pasta sul menu facendoci rimpiangere il Big Mac? Ecco, le Contadine friggono nell’olio extravergine (grassi saturi abbattuti del 60 per cento rispetto agli oli vegetali), che però sembra fuori posto nelle patatine in sacchetto, icona del junk food. Molto saporite ma eccessivamente dure, quasi scolpite.

Ingredienti: patate, olio extravergine d’oliva, sale. (516 kcal/100gr. – grassi 31 gr)
Ica foods – Pomezia (Roma)




4. Kettle chips - traditionally hand cooked potato chips – 2,35€ – 150 gr.

Le Kettle sono patatine che dividono. Antesignane della cottura a mano, con uso di sali selezionati, hanno uno spessore più grande rispetto al solito e l’aspetto decisamente rustico. Il gusto non è quello che il divoratore italiano di patatine si aspetta. Arrivano dall’Inghilterra, dove sono il simbolo degli snack da pub. Una cosa seria insomma, con decine di versioni.

Ingredienti: patate selezionate, olio di semi di girasole, sale marino. (513 kcal/100gr. – grassi 30,1 gr)
Prodotto in Gran Bretagna


3. La patatina artigianale (-30% grassi) – 1,25€ – 150 gr.

Ebbene sì, di “artigianale” c’è pure la patata. Uso morigerato del sale, sapore deciso, doratura invitante, una signora patata fritta. Vanto di Pata, il produttore, che la definisce “prodotto di eccellenza caratterizzato da un ridotto contenuto di grassi’. Mica patatine.

Ingredienti: patate, olio di semi di girasole, sale iodato (1,5%) (408 kcal/100gr. – grassi 23,1 gr)
Pata – via maestri del lavoro 48, Castiglione delle Stiviere (MN)



2. Eldorada – patate cotte a mano – 1,49€ – 150gr.

Diamine, che spessore!, uno è portato a pensare rimirando queste patatine prima di addentarle. Eppure, malgrado l’aspetto macho, sono le più delicate in assoluto, cotte a mano, meno grasse delle concorrenti e gradevolmente salate. Un degnissimo secondo posto.

Ingredienti: patate, olio di girasole (27%), sale. (491,8 kcal/100gr. – grassi 27 gr)
Prodotto per Amica Chips – stabilimento di Alaquas, Valencia (Espana)



1. Blu chips Terra– più gusto, 50% di grassi in meno – 1,62€ – 100gr.

Le chips blu giocano un altro campionato. Se sono blu tendente al viola non è perché le hanno pensate per i mutanti di X-men, è solo il colore di una patata del Sudamerica. La frittura sottovuoto che avviene a 140°C invece dei consueti 180°C, permette alle patate di assorbire meno grassi, conservando il sapore originario. Squisite.

Ingredienti: patate 40,5%, patate blu 40,5%, olio si semi di girasole, sale marino 1% (467 kcal/100gr. – grassi 18 gr)
Bishofszell Alimentari spa – Bishofszell (Svizzera)



mercoledì 11 novembre 2015

Ecco le 7 aziende della Vergogna



Spesso sugli scaffali dei supermercati troviamo l'olio extravergine d'oliva a dei prezzi veramente convenienti. Il prezzo è invitante ma occorre fare molta attenzione nella scelta. La premessa è che l'olio costa e deve costare. Dietro la sua produzione ci sono dei costi notevoli, soprattutto dovuti alla manodopera, tali da rendere impossibili alcuni prezzi che sarebbero sottocosto. Quale azienda venderebbe l'olio a 4 euro se per produrlo ne occorrono di più?


L'olio che costa meno di 6 euro al litro non è olio extravergine d'oliva italiano. Il suo prezzo medio si aggira sui 7 euro. Quando il prezzo è molto più basso si possono verificare 3 ipotesi:

- l'olio non è italiano ma bensì importato da altri stati.

-l'olio non è dell'ultima annata ma bensì fa parte delle rimanenze degli anni passati.

-l'olio non è extravergine d'oliva.


Proprio oggi è stata scoperta una frode alimentare legata a quest'ultima ipotesi: non era extravergine l'olio venduto da una serie di grandi case produttrici, ma era di categoria "2", ovvero semplice "olio vergine", meno pregiato e soprattutto meno costoso. Lo ha scoperto il procuratore Raffaele Guariniello che, dopo la segnalazione di un periodico specializzato in alimenti, ha mandato i carabinieri dei Nas di Torino a prelevare alcune bottiglie campione nei supermercati torinesi. A sorpresa, però, sono risultati "taroccati" alcuni condimenti tra i più venduti, e sette rappresentanti legali delle aziende olearie coinvolte sono così stati indagati con l'accusa di frode in commercio. "Si tratterebbe dei marchi Carapelli, Santa Sabina, Bertolli, Coricelli, Sasso, Primadonna (confezionato per la Lidl) e Antica Badia (per Eurospin)", tutti oli prodotti in Toscana, Abruzzo e Liguria.


Il pm ha iniziato a indagare dopo aver ricevuto una segnalazione da una rivista di tutela dei consumatori, "Il test", e dopo aver ricevuto i risultati dal monopolio delle dogane, ha informato il ministero delle Politiche agricole. Il periodico, lo scorso maggio, aveva pubblicato un servizio da cui risultava che "ben 9 delle 20 bottiglie" fatte analizzare "dal laboratorio chimico di Roma dell'Agenzia delle Dogane sono state declassate dal comitato di assaggio a semplici oli di oliva vergine". Guariniello ha fatto ripetere l'accertamento, ordinando ai carabinieri del Nas di prelevare altri campioni. Ora le indagini proseguiranno per fare ulteriori accertamenti sulla provenienza delle olive.


martedì 10 novembre 2015

Frode dell'olio extravergine d'oliva. Sette aziende sotto inchiesta. Attenzione quando si sceglie l'olio

Spesso sugli scaffali dei supermercati troviamo l'olio extravergine d'oliva a dei prezzi veramente convenienti. Il prezzo è invitante ma occorre fare molta attenzione nella scelta. La premessa è che l'olio costa e deve costare. Dietro la sua produzione ci sono dei costi notevoli, soprattutto dovuti alla manodopera, tali da rendere impossibili alcuni prezzi che sarebbero sottocosto. Quale azienda venderebbe l'olio a 4 euro se per produrlo ne occorrono di più?

L'olio che costa meno di 6 euro al litro non è olio extravergine d'oliva italiano. Il suo prezzo medio si aggira sui 7 euro. Quando il prezzo è molto più basso si possono verificare 3 ipotesi:
- l'olio non è italiano ma bensì importato da altri stati.
-l'olio non è dell'ultima annata ma bensì fa parte delle rimanenze degli anni passati.
-l'olio non è extravergine d'oliva.

Proprio oggi è stata scoperta una frode alimentare legata a quest'ultima ipotesi: non era extravergine l'olio venduto da una serie di grandi case produttrici, ma era di categoria "2", ovvero semplice "olio vergine", meno pregiato e soprattutto meno costoso. Lo ha scoperto il procuratore Raffaele Guariniello che, dopo la segnalazione di un periodico specializzato in alimenti, ha mandato i carabinieri dei Nas di Torino a prelevare alcune bottiglie campione nei supermercati torinesi. A sorpresa, però, sono risultati "taroccati" alcuni condimenti tra i più venduti, e sette rappresentanti legali delle aziende olearie coinvolte sono così stati indagati con l'accusa di frode in commercio. "Si tratterebbe dei marchi Carapelli, Santa Sabina, Bertolli, Coricelli, Sasso, Primadonna (confezionato per la Lidl) e Antica Badia (per Eurospin)", tutti oli prodotti in Toscana, Abruzzo e Liguria.

Il pm ha iniziato a indagare dopo aver ricevuto una segnalazione da una rivista di tutela dei consumatori, "Il test", e dopo aver ricevuto i risultati dal monopolio delle dogane, ha informato il ministero delle Politiche agricole. Il periodico, lo scorso maggio, aveva pubblicato un servizio da cui risultava che "ben 9 delle 20 bottiglie" fatte analizzare "dal laboratorio chimico di Roma dell'Agenzia delle Dogane sono state declassate dal comitato di assaggio a semplici oli di oliva vergine". Guariniello ha fatto ripetere l'accertamento, ordinando ai carabinieri del Nas di prelevare altri campioni. Ora le indagini proseguiranno per fare ulteriori accertamenti sulla provenienza delle olive.

giovedì 5 novembre 2015

I 10 ristoranti di Cagliari in cima alla classifica di Tripadvisor

Oggi vogliamo condividere con voi una nostra curiosità: quali sono i ristoranti migliori di Cagliari?

Rispondere alla domanda non è facile. In internet si trovano innumerevoli classifiche, ci sono quelle realizzate dai portali turisti, dai portali enogastronomici, insomma quelle degli esperti del settore, poi ci sono le classifiche e i riconoscimenti di eccellenza tra cui non possiamo non menzionare il gambero rosso e la guida Michelin.
Analizzandole possiamo notare che, essendo una classifica sempre qualcosa di molto soggettivo e basandosi su criteri di giudizio molto differenti, le classifiche sono molto diverse.

Quale classifica abbiamo scelto? Per stilare la nostra classifica ci siamo avvalsi del noto portale Tripadvisor. 
Il sito raccoglie le valutazioni scritte dagli utenti utilizzatori delle strutture; ogni recensione viene valutata dallo staff che giudica se è coerente alle linee guida del sito; in caso contrario non viene pubblicata. Insomma è il portale del consumatore, in cui a giudicare il ristorante non è il palato dell'esperto ma quello del cliente comune. In fondo tutti noi possiamo giudicare in base ai nostri criteri personali.

Se dalla classifica dei ristoranti di Cagliari togliamo le pizzerie, ristoranti da asporto, prosciutterie, paninoteche.......ECCO A VOI LA CLASSIFICA:

1) L'IMPERFETTO (Via Portoscalas, 25)








2) MARTINELLI'S (Via Principe Amedeo, 18)







3) LORD NELSON (Via Tevere, 2)






4) OSTERIA IL TINELLO (Via Dante, 32)

5) JACARANDA (Viale Poetto, 122)

6) EL SABOR ARGENTINO (Via Pola, 16)

7) DA PERICLE IL LIBRAIO (Via Roma)

8) SA DOMU SARDA (Via Sassari, 51)

9) MAJOR PREEP (Via Vittorio Emanuele II, 307)

10) SA PICCHETTARA (Via San Giovanni, 224)

mercoledì 4 novembre 2015

Levante Pizza e Birra Rubiu

Oggi vogliamo parlarvi di una nuova pizzeria, aperta da soli due mesi, che ha già acquistato un'importante fetta di clientela Cagliaritana. Stiamo parlando della Pizzeria "Levante pizza e birra Rubiu" in Via Bacaredda n°101 (ex Ristorante La Pineta 2).

I proprietari dopo il successo del Birrificio Rubiu di Sant'Antioco, in cui oltre alle ottime birre artigianali è possibile mangiare anche delle ottime pizze, hanno deciso di esportare la propria formula di successo anche a Cagliari.



Nel locale si possono consumare le birre artigianali del Birrificio Rubiu. Le birre non sono filtrate ne pastorizzate, non hanno nessuna aggiunta di aromi e subiscono una Alta fermentazione. Si possono acquistare sia nella formula chiara che in quella bianca o ambrata . Possibilità di acquistarle nello spillatore  da tavola da 2 litri al prezzo di 22 o 25 euro.





Leggendo il menù delle pizze da subito si nota una grande novità per la città di Cagliari: la possibilità di scegliere il tipo dell'impasto tra il classico, al basilico, allo zafferano e ai "sapori antichi".

Molte varietà di pizze, tutte con ingredienti sardi e ricercati, infatti vengono trattate materie prime di primissima scelta.

Vi segnaliamo alcune pizze:
Cabras: Mozzarella, Muggine affumicato di Cabras e pomodorini 11,50 euro
Villanova: Mozzarella, radicchio, gorgonzola di pecora 9,50 euro
Fumè: Mozzarella, Tonno affumicato, Spada Affumicato, rucola 11,50 euro
Montiferru: Salsa pomodoro, mozzareĺla, guanciale, provolone sardo 9,50 euro






martedì 3 novembre 2015

La ricetta degli Spaghetti ai ricci

Finalmente è possibile riassaporare la pasta ai ricci, come già scritto nei precedenti post dal primo di Novembre è possibile pescare o semplicemente acquistare i ricci di mare...

Vogliamo proporvi la ricetta classica, la piú semplice, ma quella che risalta maggiormente il sapore dei ricci. Avendo un gusto particolare e completo che non necessita di aromi o elaborazioni articolate che ne oscurerebbero la sua specialità. La ricetta degli Spaghetti ai ricci di mare è infatti semplice e con piccoli richiami alla tradizione sarda.
Inutile dire che esistono molte varianti: spesso si accompagna con i carciofi, con della bottarga o anche con dei pomodori.

I ricci si possono acquistare nelle pescherie di tutta la Sardegna. A Cagliari si possono acquistare anche nei chioschi del lungomare Poetto o in quelli de Su Siccu. Il prezzo si aggira sui  4 euro la dozzina ma è consigliato acquistare la polpa già pronta nei vasetti di vetro al prezzo di 8/10 euro (per 4 porzioni).


Ecco quindi la ricetta classica degli Spaghetti ai ricci di mare “made in Sardinia”!


Dosi per 4 amici

Ingredienti:

400 gr. di spaghetti (anche linguine)
1 vasetto di polpa di ricci per 4 dosi
1 spicchio d’aglio
prezzemolo
olio extravergine di oliva
1 peperoncino

La preparazione del condimento richiede poco tempo, quindi mentre l’acqua accoglie gli spaghetti fate imbiondire l’aglio leggermente schiacciato e il peperoncino in un’ampia padella con dell’olio d’oliva (3/4 cucchiai a persona). Tritate il prezzemolo, scolate gli spaghetti al dente e mettete da parte un bicchiere d’acqua di cottura.
Versate nel soffritto la pasta, aggiungete l’acqua di cottura e fate saltare. Spegnete la fiamma e condite con la polpa dei ricci.
Unite i sapori molto rapidamente, il calore sarà sufficiente ad amalgamare il tutto creando una delicata cremosità.
Cospargete il tutto con il prezzemolo crudo tagliato finemente e servite con un bicchiere di Vermentino fresco o di Malvasia di Bosa.