Cosa compriamo? Come possiamo tutelarci? Di chi possiamo fidarci?
A rincarare la dose ci ha pensato il più importante quotidiano americano. Secondo il New York Times la maggior parte dell’olio d’oliva venduto come italiano non è in realtà di origine italiana, ma prodotto con olive che arrivano da Spagna, Marocco e Turchia”. Una filiera che termina il suo ciclo negli stabilimenti italiani, dove “l’olio viene mixato con olio più economico e mescolato con beta carotene, per nascondere il sapore, e clorofilla per colorare”. E per non deludere l’immagine dell’italietta all’estero, tutto ciò avviene con l’avvallo della politica, complice dei produttori poco onesti.
Quale è la nostra soluzione?
In seguito al nostro articolo ci hanno contattato molti consumatori chiedendoci consigli sul tipo di olio da comprare, sui fornitori e sulle aziende olearie sicure.
Ma ci sono pervenute anche molte lamentele da parte dei piccoli coltivatori diretti, infastiditi dai prezzi praticati dalle grosse aziende, spesso offrendo olio di scarsa qualità ma comunque etichettato come olio extravergine d'oliva di qualità.
Ci hanno spiegato che addirittura non è obbligatorio che una bottiglia dalla dicitura "olio extravergine d'oliva" contenga il 100% di tale contenuto, ma è sufficiente il 70% per classificare come tale l'intera bottiglia.
Da qui abbiamo pensato a una soluzione molto semplice:
Abbiamo contattato alcuni piccoli produttori di olio del Parteolla e del Basso Campidano, disposti a vendere il proprio olio ai contatti che gli forniremo noi.
Chi è interessato ad acquistare:
- Olio extravergine d'oliva sicuro
- Assolutamente sardo
- Macinato con spremitura a freddo
- Annata 2015
- Biologico (senza nessun tipo di trattamento)
Il prezzo per un litro d'olio è di 8,00 euro. Come ci hanno spiegato alcuni produttori è impossibile proporre olio di questa qualità a prezzi inferiori.
Stop alle fregature!
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